Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

lunedì 1 maggio 2017

IMPORTANTI NOVITÀ SU "PIUTTOSTO CHE" DISGIUNTIVO



GUALBERTO ALVINO

"Piuttosto che" disgiuntivo in Gadda 
"Studi linguistici italiani", XLII, fasc. II, 2016, pp. 268-272



Abstract
 
Nell’opera di Gadda la locuzione congiuntiva piuttosto che ricorre 34 volte, ben 5 delle quali non come introduttrice di proposizioni avversative e comparative, ma col medesimo valore disgiuntivo di o, oppure, a indicare un’alternativa equivalente anziché preferenziale. Il disinvolto impiego del modulo negli scritti sia saggistici che narrativi (non solo nel discorso indiretto libero e in contesti mimetici del parlato), nonché la straordinaria sensibilità linguistica del gran lombardo, abilissimo a intercettare ogni minima inflessione dello scritto e del parlato d’ogni epoca e luogo, inducono a ipotizzare un’origine non idiolettale del fenomeno. Si allegano due reperti (risalenti rispettivamente al 1851 e al 1906) che, oltre alla retrodatabilità, ne confermano la lombardità, o comunque la diffusione dal Settentrione.

Nessun commento:

Posta un commento