Oltre al sonno e alla concentrazione ci sono anche altre cose che non sono state dette a nessuno.
Giornate intere che scompaiono, e brevi attimi che diventano un’eternità.

(Peter Høeg)

domenica 27 febbraio 2011

LA BOCCA A FORMA DI CHIGLIA VICHINGA

La bocca a forma di chiglia vichinga
si aggirava come sempre ubriaca
tra i divani, con le mani da zingara
esperta in amore ed il cuore staka-
novista, vuoto come una siringa
Girava col suo umore di lumaca
si fermava preparando un' arringa
Ma appena apriva bocca...una cloaca

Voleva le provassimo il respiro
perché il suo uomo lui l' avrebbe uccisa
se la scopriva. E se gli davi retta
appena gli giungevi sotto tiro
crollava come una torre di Pisa
con quella sua bocca a forma sospetta

Io in genere non mi trovavo il naso
quando passava lei: me lo schiacciavo
per renderlo meno ovvio e, nel caso
me lo scopriva, agghiacciato gridavo
di non averlo, che ero tutto raso
da quando ero finito accanto, a tavola
a un noto assaggiatore sadomaso
smorsato prima e quindi fatto incavo

Mi risparmiò sempre, per tenerezza
forse. E fu una fortuna tutta mia
che quella strana vita sia passata
Solo a distanza colsi la sua brezza
Ma oggi, forse, dalla nostalgia
mi ci sottoporrei, alla fiatata

Giuro che sembrava di stare dentro
un racconto di Poe: proprio nel centro.

Nessun commento:

Posta un commento